Sampei, il ragazzo pescatore

Dopo una battuta di pesca di buon mattino, Sampei viene inviato dal nonno Ippei da un amico che abita nella Valle dei Lamenti.

Sampei intende catturare la grande trota. Ma le sue dimensioni e il fatto che viva nascosta fra le rocce rendono l'impresa molto difficile.

In compagnia del nonno, Sampei decide di andare a pescare in una palude non distante da casa dove si nasconderebbe un esemplare di carpa davvero unico.

Sampei è determinato ad acciuffare la carpa blu che vive in una palude vulcanica. Dopo un primo sopralluogo, il giovane ha ormai capito dove vive il pesce.

Il barcaiolo è irremovibile nella decisione di non affittargli la barca. Se pescassero la carpa blu, i suoi affari diminuirebbero parecchio.

Sampei e l'amica Yuri vanno al lago, dove incontrano un altro pescatore. Pescare in quel lago è semplice, perché ospita carpe in gran quantità.

Sampei non crede alla storia del folletto e, uscito in barca assieme ad Aiko, riesce a scovare un'enorme carpa lunga un metro e mezzo.

Sampei è tornato sul lago per pescare la carpa gigante responsabile della scomparsa del fratello di Aiko. Sulle sponde c'è anche Pyoshin, che lo sfida apertamente.

La giornata è piovosa. Un uomo è seduto a lato di uno stagno e, nonostante la pioggia, tiene in mano una rete da pesca.

Pur essendo un abile pescatore, Sampei non ha mai utilizzato un'esca artificiale. Nonno Ippei lo invita a cercare il miglior produttore di mosche del Giappone.

Prima di gareggiare con Sampei, l'esperto di esche preferisce metterlo alla prova contro un altro giovane che da tempo è desideroso di sfidarlo.

La tecnica di Sampei si è ormai affinata, tant'è che non ci mette poi molto a sbaragliare la concorrenza del suo sfidante.

Sampei sta pescando pesci volanti quando incontra una ragazza dall'aspetto malinconico. È arrivata nella valle per ricordare il suo fidanzato morto un anno prima.

Sampei e il nonno sono decisi a catturare un takitaro, una specie rarissima a metà tra il salmone e la carpa, che vive nelle profonde acque di un lago.

Ippei, Pyoshin e Sampei fanno la conoscenza di un uomo che vive poco distante dal lago. Lui conosce il takitaro, che fu pescato per la prima volta dal suo bisnonno.

Sampei esce in canoa per catturare il takitaro. Con uno stratagemma ingegnoso riesce a farlo cadere nella sua trappola.

Pyoshin e Sampei vanno al mare, dove sono ospitati a casa del Capo. Quando ancora l'alba è lontana, i tre si spostano verso la costa.

Pyoshin allontana i tre giovani. Nel parapiglia, però, si rompono i suoi occhiali e Sampei scopre cosa celavano.

I genitori di Pyoshin sono arrivati dal capo decisi a incontrare il loro amato figliolo, che non vedono da molto tempo. Al suo arrivo, l'emozione gli impedisce di parlare.

Sampei scopre che un'isola poco distante dalla spiaggia ospiterà l'annuale gara di lancio. Decide di parteciparvi anche se Pyoshin non può allenarlo.

La gara di lancio si terrà sulla spiaggia deserta di un'isola. Sampei non teme la competizione e neppure la concorrenza di Jim lo squalo.

Pur avendo appena iniziato, Sampei è subito in grado di competere con i migliori lanciatori.

Sampei e Jim mettono in mostra una classe e una caparbietà fuori dall'ordinario, ma anche il bambino allenato da Pyoshin non è da meno.

Nelle paludi di Okkaido trova casa un pesce alquanto singolare chiamato itou. La sua pesca risulta essere molto difficile.

Sampei e il pescatore solitario vanno nella casa del maestro, dove l'uomo gli insegna le tecniche per catturare gli itou.