1469. Dopo anni di solido potere instaurato dal defunto Cosimo, la Banca Medici, guidata dall’ormai 50enne Piero De’ Medici, è in difficoltà. È vittima di un violento agguato: ferito, viene salvato dai figli ventenni Lorenzo e Giuliano che accusano Jacopo Pazzi del tentato omicidio. Con l’accentuarsi della tensione in città, Piero richiede l’intervento dell’esercito di Galeazzo Sforza...

Dopo aver dovuto comunicare al padre di aver preso il suo posto a capo della famiglia, Lorenzo e la madre, Lucrezia, si recano a Roma per chiedere sostegno economico al Papa. Venutolo a sapere, i Pazzi contattano il cugino Francesco Salviati, membro della curia romana, per opporsi alla richiesta d’aiuto dei Medici...

Il papa è morto e al suo posto vi è ora Sisto IV: il nuovo pontefice nomina arcivescovo di Pisa Salviati. Lorenzo si tutela stringendo un accordo commerciale con Sforza e impedendo a Salviati di entrare a Pisa. Jacopo approfitta della scandalosa fuga d’amore del nipote Guglielmo con Bianca per compromettere l’approvazione in Signoria dell’alleanza con Milano proposta dai Medici...

A Firenze la situazione è tesa in seguito al ritrovamento a Volterra di un giacimento di allume, pregiato minerale cruciale per il commercio. Lorenzo stipula degli accordi con l’amico Stefano Maffei per prevenire ogni conflitto con il Papa, che ne detiene il monopolio. Ma le segrete macchinazioni di Jacopo Pazzi portano all’assassinio di Maffei e allo scoppio di una guerra tra le due città...

Sono tempi felici per i Medici. Lorenzo e Clarice hanno avuto un bambino e la neo-alleanza con Francesco Pazzi garantisce un solido asse politico tra Firenze, Venezia e Milano. Quando papa Sisto IV obbliga Sforza a cedergli il territorio di Imola, città strategica nella penisola, Lorenzo deve far fronte alla nuova minaccia di vedere Firenze accerchiata...

Mentre Lorenzo vede vacillare l’alleanza con Venezia e Milano, i Pazzi sfruttano il momento di debolezza mediceo per fomentare un’insurrezione a Città di Castello. Giuliano, distrutto dal rifiuto di Simonetta, si reca nella città per sedare i tumulti. La situazione si aggrava quando il Papa muove guerra contro Città di Castello e Jacopo Pazzi si candida come nuovo gonfaloniere di Firenze...

Dopo l'ennesima sconfitta, i Pazzi hanno deciso: è tempo di eliminare i Medici. Francesco e Salviati incontrano a Roma il conte Montesecco con il quale convincono il Papa a organizzare un'ambasciata di pace a Firenze guidata dal suo giovanissimo nipote, il Cardinale Riario: la spedizione non sarà altro che una copertura per recarsi a Firenze con un esercito e assassinare Lorenzo e Giuliano...

L’attentato in duomo è violentissimo: Giuliano viene pugnalato a morte mentre Lorenzo, ferito, riesce a barricarsi in sacrestia con Clarice e la madre Lucrezia. Fuori dal duomo, occupato il Palazzo Vecchio, Jacopo proclama una nuova repubblica. Quando la folla vede apparire Lorenzo ancora vivo, insorge contro i Pazzi: nelle strade scoppiano disordini e violenze...