IL CANDIDATO

Il team di Bianca organizza delle finte primarie pilotate per far vincere il candidato Cioni a chi viene contrapposto un individuo che lo staff reputa un totale imbecille. Lo staff fa che il prescelto Piero Zucca presenti un programma così assurdo che nessuno mai lo voterà. Ma vince proprio Piero, essendo stato votato in blocco dagli schieramenti avversari per far affondare il partito.

C'è pubblicata una foto che ritrae il Candidato con una prostituta. Lui nega che sia autentica ma lo staff non gli crede: Deve fare un’ammissione di colpa. Il giorno dopo tutte le prime pagine commentano l’ammissione di colpevolezza di Zucca e, anche se l’uomo è stato cacciato di casa dalla moglie, le quotazioni di Piero sono al rialzo e si scopre che dietro di tutto e stato lo staff.

Poco prima della conferenza stampa chi inizia la campagna elettorale, lo staff si accorge che Piero non ha dormito la notte precedente e non riesce a stare sveglio. Disperati, decidono di ricorrere a drastici rimedi: faranno sniffare cocaina al candidato, con la scusa di rinforzargli il trucco. Alla conferenza stampa il Candidato sarà completamente drogato e dirà cose senza senso.

Viene quindi assunto Feffo, l’unico comico che accetta di imitare il nostro protagonista, che però sembra del tutto incapace di fare l’imitazione del loro Candidato. In compenso lo staff scopre che il Candidato è molto bravo con le imitazioni e così decidono che sarà lui a imitare i tomentoni del comico e non viceversa. Il risultato sarà imbarazzante.

Un magistrato antimafia si candida contro Piero. Tentando di screditare la sua candidatura, lo staff scova, manipula e diffonde una foto del magistrato scattata in Sicilia con un famoso boss della mafia. Cuando si sa che il magistrato ha tentato il suicidio, Piero si scusa da lui non sapendo che tutto e stato una ritorsione del team del magistrato.

Per preparare Piero al suo primo talk-show, il team fa una simulazione del programma tv in cui ogni membro dello staff interpreta un ruolo. Alla fine, tutti si ritrovano a litigare con tutti, tanto da non ricordarsi che è tardi e che il programma a cui deve partecipare Piero è appena iniziato. Così il candidato si presenta con un’ora di ritardo facendo una figuraccia.

Preoccupato per l’incapacità di Piero ad emozionare chi lo ascolta, lo staff decide di assoldare un maestro di recitazione per prepararglo per un discorso. Optando per una terapia d’urto, il maestro fa rivivere il Candidato un evento traumatico dalla sua infanzia. Lo staff si presta alla “ricostruzione domestica” sbloccando Piero, che però si metterà improvvisamente a piangere durante il discorso.

Lo Staff deve pensare ad una nuova idea per il manifesto del Candidato, dibattendo su ogni dettaglio della nuova foto, facendo attenzione che l’immagine finale non risulti troppo di destra o sinistra. Il manifesto è finalmente in stampa in 200.000 copie, quando lo staff vede un'immagine identica alla foto del Candidato sul retro di un giornale che pubblicizza un medicinale contro le emorroidi.

Lo staff realizza che nessun comico fa l’imitazione in tv del loro Candidato. E’ una cosa grave: “se non hai un’imitazione in tv non esisti”.

Lo staff prepara scrupolosamente la moglie del Candidato, Cecilia, alla sua prima intervista pubblica. Cecilia sente un disagio crescente ma cerca di sopportare per amore del marito. Quando però lo staff le chiede di promuovere il consumo della carne, Cecilia, vegetariana, si infuria. Nel frattempo l’intervistatore è arrivato, registrando tutta la litigata terribile.

Il team assolda una giovane cantautrice, Magò, per comporre l'inno della campagna elettorale. Piero è entusiasta del risultato ma lo staff sembra incontentabile. Magò asseconda le richieste del team, che prende possesso degli strumenti e inizia a improvvisare. Magò esasperata abbandona il progetto. Alla fine il team incarica una grande artista internazionale, che esegue l’inno davanti a loro.

Il Candidato vuole annunciare l'abolizione di tutte le auto blu in una conferenza di stampa, ma nessun giornalista vendrá. Lo staff invoglia i giornalisti nascostamente con uno smartphone regalato. Ma cuando il telefonino non funziona bene, i reporter tempestano il Candidato chi non sa niente del trucco fino alla idea del segretario del partito di riaccompagnarli a casa con 100 auto blu...

Lo staff vuole riprendere Piero mentre distribuisce del cibo caldo a un gruppo di senzatetto. Il problema si pone quando la troupe che doveva fare un servizio sull’evento dice di essere in ritardo e nel frattempo i senzatetto se ne sono andati, ormai saziati. Allo staff non resta che vestirsi da poveri e fingere di essere senzatetto, salvo poi essere malmenati da un gruppo di teppisti.

Lo staff vorrebbe utilizzare i soldi stanziati dal partito per i regali per corrompere i potenti. Il Candidato vorrebbe invece devolvere tutto in beneficienza. Elaborando come raggiungere gli due scopi, il team utilizza i soldi per adottare una ragazza dell’est europeo. Piero è entusiasta. Non sa però che quella è una escort che verrà inviata ai potenti con gli auguri del partito.

Il team assolda una giovane cantautrice, Magò, per comporre l'inno della campagna elettorale. Piero è entusiasta del risultato ma lo staff sembra incontentabile. Magò asseconda le richieste del team, che prende possesso degli strumenti e inizia a improvvisare. Magò esasperata abbandona il progetto. Alla fine il team incarica una grande artista internazionale, che esegue l’inno davanti a loro.

Piero vuole parlare di pensioni, ma lo staff non vuole che usi la parola pensione: è troppo triste ed è un argomento che non piace alla gente. Viene così pensato un modo alternativo per parlare della cosa: alla fine si opta per sostituire la “parola” pensione con la parola “caffè”. Ma quando Piero affronta il tema in tv, sembra che l’argomento sia alquanto incomprensibile.

La idea dello staff che Piero si faccia un selfie con sua moglie Cecilia da mettere sui social network va assumando una essistenza autonoma cuando tutto lo staff si precipita a casa di Piero aggiungendo sempre più cose nella foto. Per rendere la foto davvero virale, lo staff inserisce anche un gattino: il problema è che Piero è allergico ai gatti e sviene dopo un attacco allergico.

Lo staff deve trovare lo slogan della campagna elettorale. I vari componenti dello staff si sbizzarriscono nel fare proposte fantasiose che finiscono però sempre per non convincere.. Alla fine la scelta ricade su un “Piero Zuccca: perché si!” che fondamentalmente non significa nulla e proprio per questo piace a tutto lo staff.

Durante un viaggio in Tarakistan, Piero e lo staff vengono rapiti da un gruppo di terroristi. Cuando il Candidato si rifiuta di leggere una dichiarazione davanti alla telecamera, lo staff invece ne comprende la portata pubblicitaria e si mettono a confezionare un video emozionante. Il risultato è commuovente, ma l’arrivo delle truppe americane rovina il loro piano.

Lo staff, di fronte all’ennesima brutta figura di Piero in TV, vuole abbandonare il candidato. Prima che qualcuno possa comunicarlo, proprio il candidato comunica a loro che si ritirerà. Piacevolmente sorpresi, tutti mascherano la loro felicità. Ma nel vedere Piero vistosamente abbattuto e amareggiato, si mettono a consolarlo a tal punto da fargli prendere la decisione di non ritirarsi.