Rocco Schiavone

Mentre Rocco Schiavone torna al lavoro come vicequestore di Aosta, sul versante francese del Monte Bianco due addetti alla funivia ritrovano un cadavere. Temendo di essere coinvolti spostano il corpo sul territorio italiano. Nonostante la scarsa collaborazione della polizia francese, Rocco riesce a risolvere il caso con astuzia e a vedere come sempre oltre le apparenze.

Da Roma arrivano notizie che impensieriscono Rocco: l’appartamento dell’amico Sebastiano è stato messo a soqquadro da qualcuno che cercava qualcosa di importante. Schiavone, all’opera sull’omicidio della professoressa Martinet, è in apprensione e per la prima volta sbaglia, non arrestando il colpevole. Questo lo fa dubitare perfino delle proprie capacità come poliziotto.

Nonostante la cantonata presa sul caso dell’omicidio Martinet, Rocco riprende le indagini con determinazione. Non è certo facile ricominciare da capo, soprattutto vincendo la sensazione di vuoto che vive Schiavone e la preoccupazione crescente per l’amico Sebastiano. Tuttavia, Rocco raggruppa forze e lucidità, rimettendosi all’opera insieme alla sua squadra.

Ora che Rocco e Sebastiano sono tornati in contatto, il vicequestore decide di aiutare l’amico, ancora alla caccia di Enzo Baiocchi. Il criminale si nasconde sostenendo di essere in possesso di documenti scottanti che vorrebbe consegnare al pm Baldi. Rocco decide di accompagnare Baldi all’incontro con il fuggitivo, che però non va come previsto, complicando ulteriormente le cose.