Mille fiabe, mille avventure

Un mugnaio e suo figlio stavano portando l'asino alla vicina fiera per venderlo. Non avevano fatto molta strada, che incontrarono un gruppo di ragazze di ritorno dalla città. Per non essere giudicati il mugnaio decide di trovare una soluzione. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Un topo gironzolava solo per i campi, quando incontrò stravagante ranocchia. I due fecero presto amicizia, così i due iniziarono a cercare cibo. La loro avventura ha inizio . La sigla italiana è cantata da Santo Verduci. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Una donna aveva una gallina, che ogni giorno faceva un uovo. Dopo un po' di tempo, la donna iniziò a rimpinzare di cibo la gallina. Alla fine, però, la gallina diventò così grassa da non riuscire più a fare le uova. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

L'aquila e la volpe strinsero un giorno un patto di amicizia e andarono a vivere l'una accanto all'altra: l'aquila su un albero altissimo, la volpe in un cespuglio, dove diede alla luce i suoi cuccioli. Un giorno che la volpe era uscita in cerca di cibo, l'aquila, cercando di che sfamare i suoi figli, rapì i cuccioli della volpe. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Le rane, che vagavano libere nelle paludi, chiesero con grande clamore un re a Zeus, che frenasse con la forza i loro costumi troppo dissoluti. Il padre degli dei rise e diede loro un piccolo travicello, che, lanciato, per l'improvviso movimento e per il rumore nel cadere nello stagno, spaventò quella specie fifona. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Una vecchia essendo malata agli occhi chiamò un medico a pagamento. Nel mentre lei teneva gli occhi chiusi continuava a sottrarle una alla volta ciascuna delle suppellettili. E dopo che avendo portato via tutto ebbe curato anche lei, le chiese il compenso pattuito; ma poiché lei non voleva darglielo la condusse presso i magistrati. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

C'erano una volta un cavallo e un asino che vivevano nella tessa stalla. Il loro padrone voleva bene ad entrambi, e non mancava mai di attenzioni verso ciascuno di loro. Però, quando si trattava di portare i sacchi di farina da vendere, sulla groppa del cavallo, ne caricava solo un paio, mentre sulla groppa dell'asino, ne caricava molti di più. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Una volpe molto furba cerca di ingannare gli animali della foresta, grazie all'aiuto di una ingenua scimmietta. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Un boscaiolo pigro, inventa tante scuse per non lavorare, finché un giorno lo spirito del lago riesce a smascherarlo. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Un indovino, sedendo in una piazza, riscuoteva denaro per predire il futuro. Essendo andato, all'improvviso un uomo e avendolo avvisato che le porte della sua casa erano state aperte e tutto quello che stava dentro era stato portato via, sconvolto andò di corsa gemendo per vedere il fatto. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Una cornacchia, cerca di mimetizzarsi come un piccione per avere del cibo gratis, ma i suoi piani ingordi avranno vita breve. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Un'aquila inseguiva una lepre per catturarla. La lepre chiese aiuto ad uno scarafaggio. Quest'ultimo la rassicurò e, appena l'aquila gli si avvicinò, prese a scongiurarla perché non gli portasse via la povera lepre. Ma l'aquila divorò la lepre. Memore dell'offesa, lo scarafaggio, prese a seguire l'aquila con costanza. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci

C'era una volta, nella grande foresta, un maestoso leone, che si riposava all'ombra di un grande albero, vide in fondo alla foresta un topolino e pensò di mangiarlo così da attutire la sua fame. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci

Un leone non poteva cacciare, decise di ricorrere all'astuzia, si stabilì in una grotta, fingendosi malato. Ogni volta che un animale si recava nella grotta veniva mangiato. Una volpe molto astuta ha intuito la strategia del leone. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Una gatta, che era innamorata di un bellissimo giovane, pregava continuamente Afrodite affinché la trasformasse in una fanciulla. Finalmente la dèa, avendo compassione di questa, cedendo dunque alle preghiere, la trasformava in una graziosa ragazza. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci

Un mugnaio noto per le sue false promesse, tutto ad un tratto ha un forte mal di denti si reca da Zeus, per chiedere aiuto e guarirlo. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci

Un ricco fattore aveva al suo servizio un bracciante molto furbo. Questo bracciante invitò a casa sua il padrone ed istruì la moglie come ingannare il suo padrone. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Un fanciullo, avendo portato via dalla scuola la tavoletta di un compagno, la portò alla madre. Siccome questa non solo non lo percosse, ma lo lodò anche, una seconda volta, rubò un mantello, lo portò a lei; avendolo ella accettato ancor più contenta, col passar del tempo, si diede ormai a rubare oggetti anche più preziosi. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

La volpe distratta era caduta in un pozzo ed era rimasta intrappolata: le pareti erano troppo alte e scivolose e lei non riusciva più a uscire. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Un asino combina tanti guai oltre ad essere pigro, durante i viaggi con il suo padrone cerca sempre di creare tanti scompigli. Ma la punizione si trova dietro l'angolo. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Un giorno un leone mangiava insieme ad un gallo. Un leone assaltato l'asino e il gallo gridò il leone fuggì perché dicono che il leone avesse paura della voce del gallo. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Un leone, innamorato della figlia di un contadino, la chiese in sposa. Questo, che tentennava a dare la figlia a una belva, ideò questo rimedio: disse al leone che lo giudicava meritevole di sposare sua figlia, ma non poteva concedergliela, a meno che si togliesse i denti e si tagliasse gli artigli, poiché la ragazza aveva paura. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

C'erano una volta una Volpe e una Cicogna, che avevano fatto amicizia. La Volpe allora pensò di invitare a pranzo la nuova amica. Ma quando dovette decidere cosa preparare, la Volpe pensò bene di fare un piccolo scherzetto alla signora Cicogna. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Un lupo affamato vagava cercando del cibo. Giunto in un luogo udì un bambino che piangeva e una vecchia che gli diceva: "Smettila di piangere, se no ti darò in pasto immediatamente al lupo». Il lupo, pensando che la vecchia parlasse seriamente, si fermò rimanendo in attesa per lungo tempo. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.

Un lupo vide un agnello che beveva ad un torrente, sotto di lui, e gli venne voglia di mangiarselo. Così, gli disse che bevendo, sporcava la sua acqua e che non riusciva nemmeno a bere. La sigla italiana è cantata da Santo Verduci.