School of Roars

La maestra Stanacapricci porta i mostriciattoli nella biblioteca della scuola perchè trovino le risposte a tutte le loro domande. Quando è il momento di tornare in classe, Iammi, che non ha ancora finito di leggere un libro che gli interessava, decide di portarlo via di nascosto per poi restituirlo.

La maestra Stanacapricci propone ai suoi piccoli mostriciattoli di scrivere una lettera(a piacere) a un loro compagno a scelta e dà l’incarico a Wingy di consegnare la posta. Per affrettarsi a farlo, però, Wingy combina un disastro e sarà lui stesso a rimediare al pasticcio.

Il signor Zampeartigli, invitato a scuola dalla maestra Stanacapricci, porta ai mostriciattoli degli animaletti molto speciali e ne assegna uno per ciascuno. Il compito dei mostriciattoli sta nello scoprire la particolaritàdell’animaletto che è stato assegnatoloro.

Burlagiù deve arrivare a scuola presto perché la sua mamma deve iniziare un nuovo lavoro. Con grande stupore scopre che ci sono anche Minilù e Iammi, i quali gli raccontano di far parte del Club della colazione creato dal maestro Minestrone.

La maestra Stanacapricci propone ai piccoli mostri di creare un giornalino della scuola e li invita ad andare alla ricerca di notizie. Per colpa di un malinteso tra Minilù e la Direttrice Tornadetta, però, quella che doveva essere la notizia da prima pagina si rivela una storia infondata. È proprio grazie a questo malinteso che i mostriciattoli imparano una lezione di vita molto importante.

La Direttrice Tornadetta parte per una breve vacanza e affida alla maestra Stanacapricci e ai piccoli mostri l’animale domestico della scuola: un piccolo scarabeo di nome Ringo. Iammi viene nominato Custode dello Scarabeo dalla maestra Stanacapricci, ma è solo grazie alla collaborazione e all’aiuto della sua amica Mipa che riesce a fare un buon lavoro, imparando anche tante cose interessanti.

La maestra Stanacapricci propone agli alunni di organizzare uno spettacolo basato sulla vita di Zannella, la fondatrice della scuola. I piccoli mostri sono entusiasti e ognuno di loro sceglie un momento epico della vita di Zannella da mettere in scena. Minilù non fa in tempo e resta senza parte, ma con l’aiuto della maestra Stanacapricci riesce a trovare il suo ruolo e riscuote un enorme successo.

I piccoli mostri non sanno scegliere cosa fare durante l’Ora d’Oro, e per accontentare tutti decidono di mettere in scena uno spettacolo di burattini. Burlagiù, però, si lascia prendere la mano e inizia a dare ordini ai suoi compagni perché vuole organizzare uno spettacolo perfetto. Soltanto alla fine si rende conto dell’errore commesso e, dopo essersi scusato, lascia spazio ai suoi mostro-amici.

La maestra Stanacapricci fa un’interessante lezione di informatica, ma Wingy è distratto. Quando un virus attacca i computer dei mostro-alunni.

La maestra Stanacapricci costruisce una città con gli scatoloni e chiede ai suoi alunni di scegliere un lavoro da fare in città. Tutti riescono a trovare qualcosa che li soddisfa, tranne Mipa. La maestra, allora, decide di nominarla Capo Costruttore, ma la povera Mipa fa un disastro perché non è un lavoro adatto a lei. Grazie a Bauberto, però, Mipa riesce a scoprire qual è la sua vera vocazione.

Durante la lezione di mostro-scienza la maestra Stanacapricci insegna come far nascere e crescere in fretta la pianta brontolona, promettendo una medaglia d’oro a chi farà crescere la pianta più alta entro la fine della giornata.

Nel giorno di Zampasqua la maestra Stanacapricci organizza una caccia alle caccia alle uova per gli alunni e Burlagiù, che ha un fiuto infallibile, le trova tutte. Gli altri mostriciattoli ci rimangono molto male, ma quando Burlagiù è sul punto di perdere le sue uova decidono di dargli una mano. Nonostante l’aiuto dei suoi amici, Burlagiù non riesce a salvarle e riceve una bella lezione di vita.

In attesa della Sfilata delle Zucche, la maestra Stanacapricci porta i suoi alunni a controllare come crescono le loro zucche. Wingy, però, è terrorizzato dal fatto che qualche Gremlin possa presentarsi al campo e divorarle tutte. Gli altri mostriciattoli prendono in giro Wingy perché pensano che i Gremlin non esistano, ma alla fine si ricrederanno e chiederanno scusa a Wingy per averlo deriso.

In occasione dei colloqui con i genitori, la maestra Stanacapricci decide di organizzare una bancarella per vendere la Frizza-bibita per raccogliere i soldi che servono per aggiustare il tetto della scuola. Mipa si occupa della gestione della bancarella, ma con delle enormi difficoltà. Minilù accorre in suo aiuto ed è solo in quel momento che le cose iniziano ad andare per il verso giusto.

La maestra Stanacapricci decide di portare i mostriciattoli a osservare da vicino gli uccelli, quindi chiede loro di costruire delle mangiatoie con delle bottiglie di plastica. In cuor suo, però, l’unica speranza è quella di riuscire ad avvistare un esemplare molto raro che aspetta di vedere da moltissimo tempo: il Trombone Strombazzante. E quando meno se l’aspetta il suo sogno diventa realtà.

In occasione della sfida per il miglior “grrr” dell’anno contro le altre scuole, la maestra Stanacapricci porta i suoi alunni ad esercitarsi in una mostrogrotta. Iammi non è affatto entusiasta della cosa, perché quando ci era andato in vacanza con i genitori si era annoiato molto.

La Direttrice Tornadetta sostituisce la maestra Stanacapricci e organizza una sfida. Gli alunni devono costruire delle mini auto per poi gareggiare sulla Collina degli Ostacoli e il premio è una mini auto d’oro. Burlagiù fa di tutto per aggiudicarsi i pezzi migliori e Iammi ne paga le conseguenze.

La maestra Stanacapricci comunica ai suoi alunni di volerli portare al campeggio notturno, ma un brutto temporale le rovina i piani. Dovendo restare al chiuso, propone ai suoi piccoli mostri di provare a divertirsi con una sua vecchia scatola e usando l’immaginazione.

La maestra Stanacapricci propone ai suoi alunni di ricreare un oggetto che li fa sentire a proprio agio. Wingy è molto felice di poter ricreare i suoi fantastici occhiali, ma visto che Iammi lo prende in giro dicendo che sono ridicoli, si rattrista e decide di non farli più.

Wingy ha mal di gola, ma l’intervento dell’infermiera Starnutina lo rimette a nuovo e tornato in classe racconta di essere stato trattato benissimo. Mipa cade e si fa male, ed è costretta ad andare da Starnutina e anche lei racconta di essere stata trattata molto bene.

Mentre la maestra Stanacapricci sta raccontando ai suoi alunni la storia mostruosa: “Il Gigante molto brontolone”, si scatena un violento temporale e Mipa è molto spaventata. I suoi amici le suggeriscono di usare l’immaginazione per smettere di avere paura, ma purtroppo senza ottenere il risultato sperato.

Il maestro Minestrone invita ogni piccolo mostro a cucinare una merenda speciale, seguendo le sue deliziose ricette, ma senza il suo aiuto. Burlagiù osa un pochino modificando la ricetta originale delle mostro-tortine, ma quando arriva il momento dell’assaggio farà i conti con un’amara sorpresa. La maestra Stanacapricci, però, stupisce tutti e Burlagiù impara un’altra importante lezione di vita.

Minilù è così desiderosa di diventare grande che non ha più voglia di giocare con i suoi amici. Quello che ora le interessa è fare tutte le cose che fanno gli adulti, comportarsi come loro. I suoi mostro-compagni provano a fare come lei, ma quando si rendono conto che essere grandi è un po’ noioso decidono di smettere. Solo la maestra Stanacapricci riuscirà a dissuadere Minilù dal suo intento.

I piccoli mostri sono molto agitati perché è arrivata la settimana dei test di abilità per i cervelloni. Il maestro Bla-bla-bla, in sostituzione della maestra Stanacapricci, servendosi di qualche gioco e facendoli divertire, insegna ai mostro-alunni alcuni trucchetti speciali per affrontare e superare i test. Gli alunni sono entusiasti di apprendere questo nuovo metodo e sono pronti alla sfida.

La maestra Stanacapricci chiede ai suoi mostro-alunni di portare a scuola un oggetto interessante da descrivere in classe che appartenga a loro o a qualcuno della famiglia. Tutti sanno già cosa portare tranne Wingy al quale non viene in mente niente di speciale, ma dopo aver parlato con la sua nonna ha un’idea e l’indomani porta a scuola una cosa che lascerà tutti di stucco, compresa la maestra.