IL CANDIDATO

Lo staff convince Zucca a ricattare il ministro Giorgio Pautieri per ottenerne l’appoggio politico. Prima, però, una figura misteriosa tenta di rubare i documenti compromettenti. Il ladro è Claudio che è ricercato dalla legge. In cambio dei documenti, Claudio può ottenere la grazia dal ministro Pautieri. Claudio prende in ostaggio Zucca e lo staff deve reintegrarlo nel partito come tesoriere.

Per rinnovare l’immagine del partito, occorre affiancare al Candidato una donna giovane e attraente capace di attrarre degli elettori più frivoli. La scelta ricade su Anita. Eppure, alla sua prima apparizione pubblica, Anita denuncia apertamente il suo partito e ne mette a nudo il pensiero sessista e retrogrado. Gli elettori restano indifferenti e Anita viene presto dimenticata.

Lo staff del Candidato è alla ricerca di una minoranza da aggredire in campagna elettorale per sfruttare il razzismo degli elettori. La scelta ricade sulla comunità filippina. Zucca accetta ma, preso dal rimorso, si scusa con il popolo filippino e invece insulta tutte le altre minoranze. Il suo gradimento tra gli elettori ha un’impennata senza precedenti.

Lo staff organizza a insaputa di Zucca un incontro con un boss della Camorra per ottenere voti in cambio di favori. Quando Zucca lo scopre, lo staff tenta di convincerlo ad accettare comunque, ma è lo staff a pentirsi: ciascuno di loro dovrà essere sostituito da un camorrista. Pur di non perdere il lavoro, i membri dello staff convincono Zucca a fuggire dal boss e a subirne la vendetta.

Il partito ha un Social Media Manager che usa ancora il fax. Per Zucca anche inviare un semplice tweet sembra impossibile: Le password per accedere agli account di Zucca si trovano con Viola, figlia di Alfredo, che però frequenta un giovane dissidente e respinge ogni tentativo di corruzione. Il suo giovane compagno, invece, accetta l’offerta di buon grado.

Per rinforzare la sua immagine di politico nuovo, Zucca deve cacciare pubblicamente dal partito un membro anziano: Torrisi, che viene colto da un infarto appena riceve la notizia. I membri dello staff decidono di mettere in scena comunque la conferenza stampa. Davanti alle telecamere, lanciano il cadavere di Torrisi contro Zucca, facendolo passare per un attentatore. Il successo è assicurato.

Su ordine del segretario del partito, l’intero staff di Zucca viene licenziato e Zeno viene messo a capo della comunicazione con il compito di raggiungere gli elettori under 35. I nuovi giovani collaboratori stravolgono il programma in favore di bio-tecnologie e energie rinnovabili senza fare i conti con la scarsissima partecipazione dei giovani: Il vecchio staff torna, più forte che mai.

Dopo aver fatto un incubo disturbante, Piero decide di dare una dimostrazione di forza e di ribellarsi a Bianca. Bianca è furiosa, ma soltanto finché si risveglia: anche il suo era solo un incubo. Ma ha capito una cosa: il candidato premier deve essere Alfredo. Alfredo è felicissimo, ma assalito dal terrore dovendo perdere 30 chili per la campagna. Ma anche lui si risveglia: era solo un incubo.

Piero Zucca e il suo staff registrano uno spot elettorale. Conviene scegliere argomenti estremamente popolari, quali l’odio per l’Europa, i tedeschi e il ritorno alla Lira. Ma diverse chiamate da Bruxelles gli impongono di realizzare degli spot pro Europa, ma gli argomenti cambiano con ogni chiamata. Alla fine la situazione viene risolta grazie a una speciale guest star.

Santachiara, candidato premier progressista, attacca il nostro candidato. Lo staff pensa subito al contrattacco: la prima manifestazione di Piero Zucca in piazza. Il problema è che Zucca non ha degli elettori. La soluzione è quella di creare un finto video, che registrano e divulgano. La loro idea funziona, giornali e tg non parlano di altro. Ma la risposta di Santachiara non tarda ad arrivare.

Piero è l’ospite d’onore di “Pesto e Corna”, un salotto tv: quattro milioni di potenziali elettori che Zucca deve prendere per la pancia tramite una confessione shock. Lo staff di Zucca propone la storia vera di Pallo, il cane del piccolo Piero che venne ucciso da suo padre. Zucca si oppone nella maniera più assoluta, ma il suo staff si è già messo d’accordo con la conduttrice di “Pesto e Corna”.

Piero ha rilasciato una dichiarazione controversa che è stata ripresa da tutti i giornali: “La scuola pubblica è inutile”, e ora i professori stanno protestando. Zeno si veste da professore col proposito di confondersi tra la folla e distribuire delle zucche da lanciare contro Piero: Così i professori passeranno dalla parte del torto. Ma Zeno si lascia coinvolgere dalle storie dei protestanti...

Lo staff di Zucca scopre che Piero è ateo e non è mai stato battezzato, e cerca di correre ai ripari. Così viene chiamato Don Franco, un prete chi finisce per andare anche oltre: Zucca, infatti, sente dentro di sé una vera e propria chiamata, e si trasforma in una sorta di San Francesco, ma la notizia del celibato obbligatorio lo porta a rivedere le sue posizioni.

Claudio, il tesoriere, e Carlo Cioni, lo sfidante di Piero, progettano di spodestare Zucca ed eleggere Cioni. Piero li smaschera e cerca di fare passare i membri del partito che stanno con Cioni dalla sua parte. Ma nessuno seguirebbe un idiota come lui, gli dicono. Sentendolo, a Bianca viene un’idea: Se Zucca stesso propone Cioni, nessuno lo appoggerà, visto che e l'idea di un idiota come Zucca.

Per Piero è giunto il temuto momento del duello tv con l’avversario Santachiara. Ma Piero è collegato con il suo staff tramite un auricolare. Di colpo, però, l’apparecchio radio si rompe e Piero, per la prima volta, parla con sincerità agli elettori. La mossa di Zucca funzionare fino a che la giornalista gli toglie la parola sul più bello, e Santachiara lo mette KO.

Non trovando nessuna zona d’ombra di Piero che potrebbe interessare la stampa, lo staff pubblica una foto con la moglie di Piero insieme a un collega. Contro ogni aspettativa, la relazione fedifraga si rivela vera. Piero è a pezzi, detonando anche le frustrazioni dello staff intero fino a che Piero riesce a fare pace con la moglie, e tutto lo staff passa una serata tra pizza e giochi di gruppo.

Decidendo che i diritti civili devono essere la prossima battaglia politica di Piero Zucca, lo staff li propone di dichiarare pubblicamente di essere gay. Piero rifiuta di fare un falso coming out. Bianca, Massimo e gli altri cercano di convincerlo del fatto che nel suo profondo sia omosessuale e Piero finalmente lo accetta, ma viene preceduto da Santachiara.

Convinta che ci sia una talpa all’interno dello staff, Bianca propone a Piero di raccontare ad ogni membro dello staff un segreto diverso. Quando, l’indomani, sul giornale c’è il titolo 'Zucca amico dei nazisti', Massimo viene cacciato dallo staff poiché e stata quella la storia segreta che Piero gli aveva contato. Più tardi, Piero scopre un microfono nella cravatta ed è svelato il vero arcano.

Il popolo italiano ha votato: 34% per Zucca. Benché lo staff non abbia nessuna fiducia nel loro candidato, Piero sarà Presidente. Mentre tutti festeggiano, Rocco mostra a Zeno una pagina Facebook che invita a mentire sul fatto di aver votato Piero col scopo di sballare gli exit poll. Infatti il dato dei risultati ufficiali è che Piero ha preso lo 0% dei voti. Non l’ha votato nemmeno il suo staff.

Dopo il suo 0% tutto sembra finito per Piero, fino a che non arriva Santachiara, che propone a Piero di diventare premier e affrontare un duro periodo di macelleria sociale per l’Italia, dopodiche Santachiara si prenderà il governo. A lui gli onori, a Piero gli oneri. Lo staff caldeggia a Piero di accettare, seducendolo con le parole. Piero accetta, diventando finalmente Presidente.